ASSOCIAZIONE AMICI DEL MUSEO PEPOLI - Trapani


CONFERENZA DEL PROF. RENATO LO SCHIAVO DEL 5 MAGGIO 2022 AL MUSEO PEPOLI


Renato Lo schiavo e il Direttore del Museo Pepoli

Per il ciclo di conferenze al Museo Pepoli su “Nunzio Nasi. L’uomo, il politico, il collezionista” giovedì 5 maggio 2022 il prof. Renato Lo Schiavo ha relazionato sul tema “Da studente a Ministro: Nunzio Nasi e la scuola”.
Ha iniziato da Nunzio Nasi studente del terzo ginnasio, infatti non si sa niente degli studi compiuti prima. Ha parlato così dei compagni di scuola, degli insegnanti, del rendimento, della severità di quegli studi.
Dalla relazione è emerso ancora che dopo il quinto ginnasio Nasi passò al Liceo Classico sostenendo un esame d'ammissione, secondo le regole del tempo. Al primo anno di questa scuola, a differenza degli anni ginnasiali, la classe era numerosa, infatti era formata da studenti provenienti da tutta la provincia. La legge Casati che istituiva un liceo classico in ogni capoluogo di provincia era stata estesa da Garibaldi, con decreto 17 ottobre 1860, anche nel Meridione.
È possibile avere molte notizie su Nasi studente perché conservava tutto, quindi si trovano i sui quaderni d'appunti, i suoi libri, perfino un foglio dove si esercitò a firmare in modo da trovare una firma che lo soddisfacesse. E proprio in questo foglio si trova il cognome Nasi, ma anche Naso, era quest'ultimo infatti quello di battesimo.
L'ultimo anno, 1867-68, si crearono dei contrasti fra docenti e si formarono due fazioni. Gli studenti allora formarono un comitato segreto a sostegno di una fazione, adottando un tipo di sciopero che consisteva nell'uscire dalla classe quando entravano alcuni insegnanti. A capo di questo comitato vi era Nunzio Nasi. Pagherà questa sua partecipazione con la non ammissione agli esami. Prenderà la licenza liceale a Napoli, dove aveva dei parenti, dopo un tentativo di intraprendere la carriera militare e si iscriverà in giurisprudenza a Palermo.
Dopo la laurea conseguita con 70/70 e con premio la pubblicazione della tesi, si dedicò all'insegnamento dove acquisì un'esperienza che gli fu utile quando diventò ministro della pubblica istruzione. Durante questa sua carica governativa, fra le altre cose fu istituita la figura del direttore didattico; definito lo stato giuridico degli insegnati; si passò dall'esame che bisognava sostenere ogni anno in tutte le materie alla promozione con il sei come avviene oggi. Quest'ultimo provvedimento scatenò un putiferio: molte furono le proteste e anche disordini contro questa legge, perfino una sfida a duello, però non eseguita.
Durante la conferenza sono emersi anche i rapporti umani fra Nasi e le persone con cui venne a contatto: professori, compagni di scuola, amici, personaggi vari.
La relazione è stata accompagnata dalla proiezione di parecchi documenti.
Il pubblico ha seguito con attenzione.


Pubblico in ascolto